Orte

ARCIERI STORICI  DELLE SETTE CONTRADE
Formatosi inizialmente come associazione spontanea, nel lontano 1973, per volontà di un piccolo gruppo di ragazzi ortani si è poi definito e rivestito di carica ufficiale nel 1975 con l’ingresso, per norma statutaria, nell’Ente Ottava Medioevale di Orte.


“Attingere dalla Storia per creare una tradizione folkloristica, culturale e sportiva” è stata questa l’indicazione dell’Ente al neo gruppo “Arcieri Storici delle Sette Contrade di Orte”. Il Gruppo è promotore delle prime gare in costume Medioevale; gare che poi, per spirito di aggregazione, sfoceranno nelle prime edizioni del “Palio Nazionale Arcieri Storici”.


La realizzazione naturale del Gruppo, è però, la disfida del “Palio de’ lo libero Comune di Orte”.
Il costume, il rullo dei tamburi, l’abilità nello “scagliare” la freccia, l’ansia della gara, il tifo dei contradaioli riportano lo spettatore ai suoi sogni di fanciullo, popolati da antiche storie di menestrelli, valorosi cavalieri e bellissime dame.
L’arciere non ha la nobiltà del cavaliere, ma ha l’astuzia nel suo sguardo, la forza nella mano che tende l’arco e soprattutto un animo puro e sereno; questo gli permette di centrare con la sua freccia il bersaglio, un piccolo anello d’argento, simbolo della sua fede alla propria Contrada.
Tutto questo viene vissuto ogni anno durante l’Ottava dei festeggiamenti in onore del Santo patrono di Orte S. Egidio.

Il fascino dell’Ottava Medievale

Ottava di Sant’Egidio

È una festa di antica tradizione, resa solenne da Papa Bonifacio IX nel 1396 con la concessione delle stesse indulgenze della Porziuncola di Assisi, viene menzionata anche negli antichi statuti comunali. In quei giorni vengono rievocati giochi, musica, eventi della vita medievale. Il tutto corredato da mostre di ogni genere e cibi genuini che si possono gustare nelle tipiche taverne di contrada. L’ultimo giorno (coincidente sempre nella seconda domenica di settembre) si svolge il Palio. Un sontuoso corteo storico accompagna gli arceri sulla piazza principale per la disputa “dell’Anello d’Argento”. La sera chiude la festa lo spettacolo degli sbandieratori